Descrizione
Completamente rinnovata nel suo aspetto architettonico, con un belvedere retrostante che denota il rapporto tra vita e morte, poiché l’affaccio è verso la casa in cui Levi ha vissuto. Un basolato su cui sorgono due file di mattoni in cotto ed una balconata aperta sul Pollino e sui tetti del paese. Con poche varianti rispetto a ciò che c’era prima del restauro. Un intervento che non disturba molto. Al centro, una lastra di pietra bianca ricorda che lì è sepolto il torinese del sud, per usare una felice espressione di Gigliola De Donato.